Sobria, semplice, essenziale. Questi sono i tre aggettivi usati abitualmente per definire la cucina toscana, una cucina senza fronzoli che non ha bisogno di grandi elaborazioni per conquistare continuamente nuovi ammiratori. La fama delle ricette di questa terra è dovuta principalmente all'assoluta bontà degli elementi di base che l'accompagnano quasi costantemente: pane ed olio soprattutto. Assaggiate una fetta di pane toscano bagnata nell'olio d'oliva ed avrete catturato in un morso l'essenza di questa cucina. L'extravergine prodotto da queste parti è infatti di qualità eccezionale. Ottimo sia in cottura che crudo, accompagna quasi tutte le ricette più caratteristiche di questa terra. Da non sottovalutare l'apporto delle erbe aromatiche caratteristiche di questa regione, tra le quali il rosmarino o ramerino, capaci di dare un tocco in più a molti sapori locali.
Per iniziare un pranzo alla maniera senese è indispensabile un antipasto di terra a base di salumi (tra i quali spicca il saporito prosciutto) e di crostini, fette di pane abbrustolito spalmate di un paté a base di fegatini di pollo, milza di vitello, capperi e burro. Antipasto da ricordare è anche la panzanella, insalata di pane raffermo bagnato nell'acqua e insaporita con pomodoro, cipolla, basilico ed aceto. Tra le prime portate merita la citazione iniziale la cosiddetta 'pappa col pomodoro', piatto 'povero' ma prelibato a base di pomodoro cucinato con olio, aglio, basilico e pepe. Sono apprezzate le zuppe, fatte con verdure dal sapore forte e genuino, cotte per ore ed esaltate dall'olio al momento di essere servite. Citiamo tra tutte la più famosa, la ribollita, che ha dato origine a molte varianti. Tra le pastasciutte la più tipica è senza dubbio quella di pappardelle alla lepre, con il condimento di sugo di lepre. Tra i secondi, il piatto simbolo è la celeberrima bistecca alla fiorentina, che per essere 'doc' deve provenire dai pregiatissimi bovini di razza chianina, allevati in Val di Chiana, ai confini con l'Umbria. Si tratta di un piatto simbolo in quanto rispecchia quasi alla perfezione gli elementi di essenzialità e rigorosità tipici della cucina senese. Consiste infatti di una lombata intera, assai spessa, che non può superare i settecento grammi di peso e deve stare sulla brace senza subire alterazioni nessun tipo; vietato rigirarla spesso o bucherellarla, in quanto potrebbe perdere i suoi aromi più buoni. Una volta pronta può essere salata, insaporita con olio e pepe e servita accompagnata da spicchi di limone. Per quanto riguarda i legumi molto usati sono i fagioli che, si dice, in Toscana erano conosciuti già ai tempi degli etruschi. Vengono fatti all'uccelletto o al fiasco, che vuole i fagioli messi con acqua, olio, rosmarino ed altri odori all'interno di un fiasco collocato sotto la cenere. Tra i formaggi è rinomato il pecorino di Pienza, mentre tra i salumi, oltre all'ottimo prosciutto toscano, ricordiamo le salsicce di cinghiale e la particolare finocchiona, grosso salame morbido insaporito con semi di finocchio. Anche i dolci seguono la regola della semplicità conforme a tutta la cucina senese. Sono diffusissimi i biscotti fatti in maniera artigianale: i ricciarelli di Siena, i cantucci ed i brigidini. Il famoso panforte di Siena è un dolce di origine medievale ricco di spezie, mandorle e frutta candita.
Il territorio senese è veramente un paradiso dei vini. Se ne possono gustare moltissimi e tutti lasciano all'intenditore, come al profano, un ricordo indelebile. Tanto per iniziare la nostra rassegna parliamo di uno dei vini più famosi nel mondo, il Chianti. Di colore rubino, asciutto, dall'intenso profumo, troneggiava nel suo caratteristico fiasco impagliato sulle tavole toscane. Tra i vini nobili, oltre il Chianti è d'obbligo nominare il Nobile di Montepulciano, rosso asciutto, ed il Brunello di Montalcino, rosso vellutato, robusto e di elevato contenuto alcolico. Tra i bianchi di gran pregio ricordiamo la Vernaccia di San Gimignano.